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Iol-Caesarea: prospettive future
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Iol-Caesarea nella storia degli studi e nelle prospettive future

Le ricerche storiche nel sito di Cherchel e dell'Algeria punica, raccolte e organizzate attraverso una paziente e capillare opera di ricognizione e recupero, sono la base di partenza per un'azione integrata di ricerca, tutela e valorizzazione articolata nei seguenti passi:
  • raccolta della documentazione cartografica e fotografica relativa alla città di Iol-Caesarea, conservata in Algeria e in altri archivi europei (Dott.ssa Naima Abdelouahab, Dott.ssa Antonella Mezzolani);
  

Ripresa aerea storica di un sito archeologico nel territorio di Cherchel

 

Documenti conservati negli archivi algerini

 
  • inserimento dei dati in un articolato studio territoriale gestibile attraverso un Sistema Geografico Territoriale (GIS), con l’utilizzo di mappe topografiche e immagini telerilevate nell’ambito di un vasto progetto di ingegneria territoriale per lo studio di Iol-Caesarea nel contesto geografico ed economico del suo territorio, delle vie di penetrazione verso le aree di sfruttamento minerario, gli altopiani coltivati a cereali, le zone sub-sahariane, nonché le rotte che collegavano la città con i maggiori scali commerciali del Mediterraneo antico (Dott.ssa Barbara Cerasetti);
  • analisi, recupero e valorizzazione della documentazione grafica e fotografica conservata presso l’ISCIMA e relativa alle campagne di ricognizione svolte tra 1969 e 1971 ad Annaba e lungo il corso del fiume Seybouse, dalla missione archeologica italiana dell’allora Centro per la Civiltà fenicia e punica del CNR;
  • organizzazione di corsi di formazione e perfezionamento del personale algerino, in loco e in Italia, sui temi della catalogazione e delle strategie conservative e museografiche, con particolare attenzione al materiale numismatico, per una più efficace gestione e valorizzazione del patrimonio locale.

Pianta ottocentesca di Iol-Caesarea in scala 1:10.000 sulla base di un’immagine Landsat 5 TM (Mosaico Nasa 1999)

Il primo passo compiuto (Dott.ssa Barbara Cerasetti) è stato l’osservazione in loco dei circa 100 km di costa tra Algeri e Ténès per la creazione di un Sistema Geografico Territoriale (GIS) con l’inserimento di dati storico-topografici, di immagini da piattaforma satellitare (Landsat 5 TM, 7 ETM) e aerea per lo studio di Iol-Caesarea nel suo territorio.

Uno degli scopi principali è quello di approfondire la conoscenza geomorfologica della costa algerina, al fine di ricostruire l’evoluzione paleoambientale e paleoidrografica e correlarla ai cicli di insediamento umano che si sono succeduti nelle diverse fasi archeologiche. I risultati raggiunti devono essere naturalmente considerati preliminari, derivanti dall’analisi delle immagini telerilevate, del modello di elevazione digitale (DEM – Digital Elevation Model) e dai rilevamenti di campagna.

A tale scopo è stato utilizzato il primo DEM creato dalla NASA con i dati raccolti nella missione SRTM (Shuttle Radar Topographic Mission) nell’anno 2000, individuando prevalentemente dossi e incisioni fluviali e terrazzi in corrispondenza delle presenze archeologiche. L’analisi delle immagini satellitari è stata eseguita con l’ausilio del software ENVI 4.2, l’output ottenuto è stato poi gestito in ambiente GIS utilizzando la suite ArcGis 9.0.

Linea di costa algerina sulla base del mosaico SRTM (2000)Durante la permanenza ad Algeri sono stati visitati gli archivi del Musée National des Antiquités per definire, insieme ad i colleghi algerini, la consistenza degli archivi storici.  È stata georeferenziata ed ortorettificata secondo il sistema di coordinate geografiche la pianta ottocentesca della città di Iol-Caesarea (Cherchel) in scala 1:10.000, sulla base delle carte topografiche in scala 1:50.000 già di proprietà del CNR.

 

 

 

 

 

 


Le più recenti tecnologie GIS consentono di visualizzare i dati su piattaforme di ampio utilizzo, come Google Earth e Google Maps. I risultati sono estremamente efficaci, sia dal punto di vista dell'accessibilità, sia da quello della facilità di comprensione.


 
Carta archeologica ottocentesca di Cherchel, di M. M. B. de Verneail e J. Bugnot (scala 10.000) Digitalizzazione e posizionamento su Google Earth della carta archeologica ottocentesca di Cherchel (vedi a sinistra) (B. Cerasetti)

 

  
Digitalizzazione e posizionamento su Google Earth della carta archeologica di Cherchel, elaborata da Mauro Viola. A destra è evidenziato il perimentro del mound che si riferisce ipoteticamente alla città antica (B. Cerasetti)

 

 

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