Il Progetto IOL: un'introduzione

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Cherchel project. Progetto Algeria punica è un Portale archeologico sulla civiltà fenicia in Algeria e in particolare della città di Iol-Caesarea (oggi Cherchel), che prelude ad un Museo Virtuale per la ricostituzione del patrimonio archeologico del centro fenicio, oggi disperso in diversi musei dentro e fuori l’Algeria.

La ricerca nasce nell’ambito di una convenzione tra l’Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico (ISCIMA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), responsabile Dott.ssa Lorenza-Ilia Manfredi, e il Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna, direttore Prof. Maurizio Tosi. Il progetto si muove anche nel quadro dell’accordo triennale tra ISCIMA e Musée National des Antiquités d’Algeri, cofinanziato dal Ministero degli Esteri Italiano.

Il Portale è, quindi, un’impresa innovativa che coniuga l’aspetto altamente scientifico con quello divulgativo ed è da intendersi come un itinerario culturale virtuale in grado di valorizzare e far conoscere all’ampio pubblico l’Algeria antica, ricca di emergenze archeologiche e artistiche, e inoltre ricostruisce il duplice ruolo di Iol-Caesarea, come sede di stoccaggio di prodotti cerealicoli e minerari provenienti dall’entroterra, e luogo privilegiato delle vie di penetrazione verso il sud algerino e delle rotte commerciali del Mediterraneo Occidentale. I Fenici, infatti, con il loro portato orientale, contribuirono a creare il Mare Nostrum come fulcro dei rapporti tra Oriente e Occidente, tra Sud e Nord, gettando le basi di una comunicazione interculturale nel Mediterraneo Antico che è oggi di grande attualità: l’Algeria punica conserva la memoria storica di quel comune passato vitale, ricco e attuale.

Moneta di Iol. Parigi, Cabinet des Médailles (foto di Frédéric Neuwald)Il Museo Virtuale non sarà una semplice raccolta di immagini, ma una rappresentazione di scenari e oggetti che potranno arricchire il contenuto informativo di una tradizionale musealizzazione anche attraverso la realizzazione di una carta archeologica del sito di Iol-Caesarea.

Cherchel project. Progetto Algeria punica è articolato in differenti sezioni, predisposte per diverse fasce di pubblico e utenti:

  • un portale web, in grado di fornire i contenuti introduttivi e divulgativi sul contesto storico e archeologico dell'Algeria punica e che farà da “contenitore” e indice di tutte le varie sezioni accessibili del progetto (sia della sezione online, sia della Mostra in preparazione);
  • una banca dati online, già operativa, che consente a tutti gli utenti “esperti” di accedere ai dati archeologici (tramite una schedatura), di incrementarli e modificarli attraverso una specifica gerarchia di privilegi di accesso. La disponibilità online di tutti i dati è fondamentale per un team di lavoro ampio come quello italo-algerino, e permette a tutti gli utenti di avere sempre a disposizione dati aggiornati. L'accesso tramite username e password è inoltre indispensabile per proteggere i dati “grezzi” da accessi incontrollati (un rischio concreto soprattutto in rete), in modo che essi possano essere pubblicati a fine lavoro o nel momento in cui la Direzione Scientifica lo riterrà opportuno;
  • un'interfaccia geografica della banca dati, grazie alla quale i dati possono essere visualizzati su GoogleMaps (soluzione che facilita la consultazione attraverso strumenti di navigazione semplici e ampiamente utilizzati dal pubblico).

La schedatura e la registrazione del patrimonio archeologico di Cherchel e dell'Algeria punica in una banca dati disponibile in rete renderà accessibile e consultabile una straordinaria messe di dati, raccolti grazie a una lunga e paziente attività ricerca, in grado di restituire appieno l'immagine della città punica, la cui collezione archeologica è solo in piccola parte conservata ancora in Algeria. I dati raccolti formeranno peraltro una schedatura di base per il censimento dei reperti archeologici provenienti del territorio algerino, censimento che sta alla base della conoscenza, della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale.

Vaghi di collana di materiale diverso. Musée de Cherchel (fotografia L. D'Angelo)La disponibilità online dei dati potrà inoltre essere facilmente trasformata e arricchita, soprattutto per quanto riguarda il corposo nucleo delle monete puniche di Iol, in una rivista digitale che possa fornire contributi scientifici innovativi per la numismatica punica, un campo di ricerca ancora poco conosciuto e che necessita di una raccolta e revisione della grande messe di dati “sparpagliati” in diversi Paesi del Mediterraneo per raggiungere un convincente punto della situazione.

La realizzazione di un museo “virtuale” della città di Iol-Caesarea e dell'Algeria punica, costituito da un insieme di reperti conservati in tanti musei e collezioni diverse raccolti per la prima volta in un unico “spazio virtuale”, consentirà di affrontare la divulgazione dei contesti archeologici in modo innovativo e interattivo per il pubblico, consentendo all'utente di scegliere e “inventare” percorsi tematici a proprio piacimento, incrementando così quel “gusto per la scoperta” che rimane sempre e costantemente alla base del lavoro dell'archeologia.

Il portale web propone anche percorsi geografici su base tematica, elemento funzionale a spingere lo spettatore verso la visita e l'esperienza diretta dell'Algeria punica: in questo modo, la “virtualità” dell'esperienza del museo è finalizzata a suscitare nello spettatore, attraverso la scoperta dei tesori del territorio, la curiosità per una visione diretta non solo dei reperti, ma dell'intera nazione che ha prodotto una così straordinaria cultura artistica e artigianale.

La condivisione online dei dati, così come anche l'organizzazione dell'intero “Cherchel project. Progetto Algeria punica”, si inserisce in un più ampio progetto di cooperazione internazionale, volto alla collaborazione e al trasferimento tecnologico in vista di una più ampia e incisiva azione di conoscenza, tutela e valorizzazione di quello che è non solo tradizione storica di una nazione, ma patrimonio culturale e archeologico dell'umanità.

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