Macoma (Henchir el Mergueb)
(testo di Lorenza-Ilia Manfredi)
La presenza a sud di Cirta di un centro denominato Macoma (Henchir el Mergueb), rende verosimile l’ipotesi di una presenza cartaginese nell’area. Il toponimo mqm’ (abbreviazione di mqm hdš) attestato sulle monete neopuniche del centro nel II-I sec. a.C. individua, infatti, i "mercati nuovi" posti anche in luoghi lontani rispetto al centro punico principale e bene si adatta a un sito posto sulla via di penetrazione verso l’entroterra numida tra Cirta e Theveste.
Diffusi il tutto il Mediterraneo punico i toponimi composti da mqm indicano centri dove si svolgeva il commercio di tipo emporico che si sviluppa sulle coste del Mediterraneo a partire dal VII sec. a.C. e si pone generalmente sotto la protezione di un santuario. Tuttavia, i centri a denominazione mqm si pongono anche in località lontane dalle coste e dalle città principali e devono essere intesi come mercati nuovi ai margini del dominio punico con la funzione di punti di contatto con l’elemento indigeno. In questo senso sembra potersi intendere la Macoma di Numidia.
Sul dritto delle monete attribuite al centro compare un personaggio divino barbato con copricapo che termina con due appendici, interpretato come Chusor-Ptah, equivalente del dio punico Efesto-Vulcano. Più probabilmente la divinità raffigurata è di origine libica. La presenza dell’astro dietro la nuca fa ipotizzare un legame con i culti astrali, suggerito anche dal globo e falce lunare presente sulle monete cavallo/simboli astrali attribuite allo stesso centro.