Tipasa (Tipaza)
(testo di Gianpiero Rossi)
La città di Tipasa, che mantiene lo stesso nome tutt'oggi, dista 27 chilometri da Iol-Caesarea. Grazie alla leggenda impressa su alcune monete è possibile ricostruire il suo antico nome: ovvero Tp'tn.
La presenza di un insediamento punico sarebbe attestata fin dal VI secolo a.C.
Anche se la penuria di resti non ci permette di avere un'ampia conoscenza della città fenicio-punica, visto che l'abitato punico si trova al di sotto di quello romano, è possibile fare alcune osservazioni.
Ad ovest e a est della città sono state trovate due necropoli. La più importante, quella ad est, ha tombe che risalgono al IV-III secolo a. C., ma per la ceramica ionico-attica ritrovata si può supporre un utilizzo del sito fin dal VI secolo a.C. La presenza di materiale greco, iberico e italico testimonia quanto siano state importanti le relazioni commerciali di questa città con il resto del Mediterraneo.
A est della città è stata trovata anche una piccola area sacrificale con stele anepigrafi (senza tracce di scrittura), tavole d'offerta, e urne contenenti i resti incinerati delle vittime sacrificali. Le urne, in particolare, datano il santuario al I e II secolo d.C.
Il fatto che il culto di Saturno africano fosse ben attestato nel II secolo d. C. fa pensare, come per le città di Icosium e Hippo Regius, a un precedente culto dedicato al dio Baal-Hammon.
Nel III secolo a. C. la presenza di materiali più antichi nella vicinanze del porto ci porta a supporre la presenza di un piccolo cimitero di marinai che percorrevano le rotte commerciali tra la Fenicia o l'isola di Cipro e le coste dell'Africa settentrionale, testimoniando come le rotte commerciali orientali verso la coste dell'Africa continuassero anche in epoca cartaginese.
Tra il III e il II secolo a.C. si ha una sorta di trasformazione di Tipasa: essa infatti passa da un semplice scalo di navigatori a un piccolo agglomerato urbano. La ceramica trovata nelle tombe dimostra, inoltre, come fosse presente nella città una produzione locale molto diversa da quella cartaginese significativa di una koinè culturale comune al litorale algerino e marocchino fino allo stretto di Gibilterra.
In conclusione, la presenza di uno stabilimento di salatura del pesce di epoca romana sembra rispecchiare una antica tradizione incominciata nell'epoca fenicio-punica.
Nei pressi di Tipasa si trova il mausoleo dei re di Mauretania (Kbor er Roumia): esso è a pianta circolare ed è sormontato da gradoni e da colonne monumentali.