L'oreficeria
(testo di Rosanna Montanaro)
L’oreficeria e la produzione di gioielli è uno degli aspetti più caratteristici della produzione artigianale fenicia e punica. L’omogeneità di questa produzione non permette altresì di distinguere i prodotti di origine orientale da quelli di origine occidentale o cartaginese. Inoltre la loro tesaurizzazione limita la possibilità di una cronologia. Il materiali impiegati per la loro produzione erano l’oro, l’argento, il bronzo, ma sono presenti anche pietre dure pregiate e vetro.
| A sinistra, un pendente in oro da Tharros (Oristano, Sardegna (London, British Museum); a destra paio di orecchini forse da Idalion, Cipro, VII sec. a.C. (Paris, Musée du Louvre). Immagini tratte da: La Méditerranée des Phéniciens de Tyr à Chartage, Paris 2008. |
Le tematiche che sono affrontate nei motivi decorativi rimarcano per lo più le valenze religiose e magiche d’ispirazione egiziana, ma ci sono anche composizioni di origine diversa.
I motivi vanno da quelli vegetali con fiori di loto e rosette, a motivi zoomorfi con scarabei, falchi, sfingi, leoni, a motivi geometrici. Le figure umane sono rare, ad accezione della figura femminile, simbolo di fertilità. Numerosi sono anche gli scarabei incastonati in intelaiature d’oro o argento e usati come anelli o collane.
| Collier da Cartagine, metà del VII-VI sec. a.C. (Cartagine, Mousée). Immagine tratta da: La Méditerranée des Phéniciens de Tyr à Chartage, Paris 2008. |
Numerosi gioielli sono stati trovati nelle tombe di Cartagine, attestando così la loro valenza religiosa e magica. La maggior parte dei gioielli cartaginesi di epoca arcaica (VII-VI sec. a.C.) sono da considerare come amuleti riproducenti molti motivi egittizzanti. Sono stati attestati custodie porta amuleti, in pasta smaltata e sagomata in oro, di ascendenza egiziana ma prodotti in loco, come anche orecchini a forma di croce ansata. Come pendenti di collane sono frequenti oggetti circolari che presentano nel registro superiore un disco solare sormontato da una mezza luna e nel registro inferiore due urei.