Anfore fenicie e puniche in Algeria
(testo di Antonella Mezzolani)
Le ricerche archeologiche in Algeria hanno più volte consentito di rinvenire anfore di epoca fenicia e punica, diffuse nei maggiori siti del paese.
Le attestazioni cronologicamente più antiche sono quelle di Rachgoun, dove si sono rinvenute anfore del tipo comunemente definito, appunto, Rachgoun 1: tali recipienti, con breve orlo leggermente concavo esternamente, carenatura più o meno pronunciata che separa la spalla dalla pancia, e piccole anse su essa impostate, sono diffuse nei centri costieri e atlantici della Penisola Iberica, sulla costa nord-africana, in Sardegna e anche a Pitecusa, coprendo un arco cronologico che va dalla metà dell’VIII agli inizi del VI sec. a.C. Nell’isoletta algerina, gli esemplari, riconducibili al tipo.
| | Anfora tipo Ramón T-5.2.3.1 (fine III-inizi II sec. a.C.); a destra un dettaglio dell'orlo. |
Più nutrita la serie di rinvenimenti per l’epoca punica: anfore di produzione tunisina del tipo Ramón T-5.2.3.1 (fine III-inizi II sec. a.C.), caratterizzate dalla mancanza della spalla e dalle solcature all’orlo e alla base, sono state ritrovate a Les Andalouses e Cherchel, così come nella stessa area sono attestate anfore di produzione nordafricana del tipo Ramón T-5.2.3.2 (inizi del II-seconda metà del II sec. a.C.); alle stesse fasi cronologiche appartengono le anfore della serie Ramón T- 7.2.1.1 e quelle Ramón T- 7.4.3.1, sempre di produzione nordafricana, chiaramente connotate dalla strombatura da bocca.
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Da sottolineare, invece, la presenza di anfore di produzione ibicenca nella necropoli di Gouraya: il tipo (Ramón T-8.1.3.1) ha forma nettamente biconica, spalla ribassata, forte carenatura nella parte mediana del recipiente, piccole anse impostate circa a metà della spalla: per quanto riguarda la cronologia, tale serie si attesta tra il 240/220 a.C. e il 180 a.C.
Infine, per la fase neopunica (100-30 a.C.), sono da ricordare le anfore del tipo Kouass IV, diffuse in tutto il Circolo dello Stretto e verosimilmente connesse al commercio del garum (salsa di pesce), che in Algeria sono state ritrovate, ad esempio, a Les Andalouses e a Gouraya.