La parte silenziosa della mia famiglia: gli antenati

Li conosco bene, anche se non li ho mai visti, perché nella mia famiglia siamo molto orgogliosi dei nostri antenati, persone oneste e laboriose, e spesso andiamo a visitare le loro tombe nella necropoli, proprio dove sto andando adesso.
Per raggiungere la necropoli, la “città dei morti”, bisogna uscire da Iol: non è permesso infatti seppellire i defunti all’interno della città, perché non è bene che gli spiriti dei morti siano troppo vicini a quelli del vivi, ma anche perché le persone che non ci sono più meritano un luogo dedicato esclusivamente a loro, in cui regnino il rispetto e il silenzio.
Mio nonno, mercante come mio padre, è stato seppellito “inumato”, ossia il suo corpo è stato deposto nella tomba intatto; il mio bisnonno venne invece "incinerato", ossia il suo corpo, secondo un rito più antico, venne bruciato vicino alla tomba, e le sue ceneri deposte e seppellite dentro un contenitore in terracotta, detto “urna”.