Le ricerche storiche nel sito di Cherchel e dell'Algeria punica, raccolte e organizzate attraverso una paziente e capillare opera di ricognizione e recupero, sono la base di partenza per un'azione integrata di ricerca, tutela e valorizzazione articolata nei seguenti passi:
Ripresa aerea storica di un sito archeologico nel territorio di Cherchel | |
Documenti conservati negli archivi algerini |
Il primo passo compiuto (Dott.ssa Barbara Cerasetti) è stato l’osservazione in loco dei circa 100 km di costa tra Algeri e Ténès per la creazione di un Sistema Geografico Territoriale (GIS) con l’inserimento di dati storico-topografici, di immagini da piattaforma satellitare (Landsat 5 TM, 7 ETM) e aerea per lo studio di Iol-Caesarea nel suo territorio.
Uno degli scopi principali è quello di approfondire la conoscenza geomorfologica della costa algerina, al fine di ricostruire l’evoluzione paleoambientale e paleoidrografica e correlarla ai cicli di insediamento umano che si sono succeduti nelle diverse fasi archeologiche. I risultati raggiunti devono essere naturalmente considerati preliminari, derivanti dall’analisi delle immagini telerilevate, del modello di elevazione digitale (DEM – Digital Elevation Model) e dai rilevamenti di campagna.
A tale scopo è stato utilizzato il primo DEM creato dalla NASA con i dati raccolti nella missione SRTM (Shuttle Radar Topographic Mission) nell’anno 2000, individuando prevalentemente dossi e incisioni fluviali e terrazzi in corrispondenza delle presenze archeologiche. L’analisi delle immagini satellitari è stata eseguita con l’ausilio del software ENVI 4.2, l’output ottenuto è stato poi gestito in ambiente GIS utilizzando la suite ArcGis 9.0.
Durante la permanenza ad Algeri sono stati visitati gli archivi del Musée National des Antiquités per definire, insieme ad i colleghi algerini, la consistenza degli archivi storici. È stata georeferenziata ed ortorettificata secondo il sistema di coordinate geografiche la pianta ottocentesca della città di Iol-Caesarea (Cherchel) in scala 1:10.000, sulla base delle carte topografiche in scala 1:50.000 già di proprietà del CNR.
Le più recenti tecnologie GIS consentono di visualizzare i dati su piattaforme di ampio utilizzo, come Google Earth e Google Maps. I risultati sono estremamente efficaci, sia dal punto di vista dell'accessibilità, sia da quello della facilità di comprensione.