Iol-Caesarea (Cherchel)

Stampa

(testo di Lorenza-Ilia Manfredi)

 

 

Veduta dell’ilôt Joinville o ilôt du phare

 La città moderna di Cherchel, sulla costa algerina a 27 chilometri a ovest di Tipasa, si sviluppa sull’antico insediamento di Iol-Caesarea, di probabile fondazione fenicia, che in epoca romano-imperiale sembra aver raggiunto un'estensione di circa 400 ettari. Il centro sorge su di un terrazzamento di granito ai piedi dell’Atlas di Cherchel e presenta, a un centinaio di metri dalla riva, un isolotto, l’ilôt Joinville o ilôt du phare, sul quale sono state rinvenute importanti testimonianze archeologiche.

 

 

Lucerna punicaAllo stato attuale della ricerca è impossibile ricostruire le fasi puniche del sito che, tuttavia, ha restituito materiale archeologico risalente al VIII-VI sec. a.C.: dagli strati sottostanti il foro severiano del 200 d.C. proviene, infatti, una lucerna datata a questo periodo.

 

Altrettanto importanti sono i ritrovamenti nell’ilôt Joinville, dove sono stati messi in luce livelli ellenistici del II sec. a.C. che sigillavano strati con materiale ceramico punico del V sec. a.C., e a ovest del faro, dove sono stati individuati resti di probabili abitazioni fenicie.

Tali rinvenimenti, in parte ancora inediti, permettono di ipotizzare una occupazione continua del centro della città di Cherchel almeno dal V sec. a.C. Entro il tracciato del cinta muraria romana (la linea fortificata della città è una delle più importanti del mondo romano), il materiale punico, datato tra la fine del IV e il II sec.a.C., è stato ritrovato in diverse aree: oltre ai già citati rinvenimenti nell’ilôt Joinville e nel foro severiano, dal quale proviene anche ceramica arcaiaca e 15 monete della zecca autonoma di Iol, un cimbalo in bronzo è stato ripescato nel porto e monete neopuniche sono state rinvenute tra l’ippodromo e la strada per Ténès.

 

Cimbalo votivo in bronzo da Iol

Al di fuori della cinta muraria lungo gli assi viari principali ad est verso Tipasa ad ovest verso Ténès, sono state individuate le necropoli antiche della città.

Ad est sono emersi due nuclei di cui quello posto a ridosso della porta di Tipasa è la continuazione della necropoli neopunica rinvenuta a Cap Tizerine al di sotto di un’abitazione del I sec. d.C. La necropoli, che presenta tombe a fossa con l’inumato in posizione fetale e materiale datato tra il III e il I sec. a.C., doveva aver un’estensione molto ampia verso il centro della città, in quanto materiale dello stesso tipo è stato rinvenuto nei pressi dell’anfiteatro.

Tomba punica da una necropoli di IolAd ovest oltre la porta di Ténès lungo quello che sembra essere il tracciato della strada romana, sono state individuate differenti aree sepolcrali che si sviluppano dalla zona dentro e fuori le mura romane a ridosso della porta di Ténés fino all’Oued Rassoul nella area detta di Novi. I reperti punici, risalenti al al II- I sec.a.C., riferiti alle necropoli occidentali provengono: da un’area imprecisata intorno alla porta di Ténès dove è stata rinvenuta la stele votiva con iscrizione e scena di offerta; da un campo sulla strada statale RN 11 da dove viene l’iscrizione funeraria in ricordo di una donna, dalla riva destra dell’Oued el Kantara dove è stata ritrovata la stele funeraria di Micipsa. Stele di Micipsa


 

 

[IT: Questo sito utilizza cookies tecnici e analitici di terze parti assimilabili a cookie tecnici. Proseguendo la navigazione accetti il loro utilizzo. Per maggiori informazioni consulta la nostra "Cookies policy".][EN: To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.
EU Cookie Directive plugin by www.channeldigital.co.uk